La professione forense è diventata sempre più competitiva e agguerrita in questi anni. Molti di coloro che concludono la laurea in Giurisprudenza faticano poi ad abilitarsi come avvocati, e chi ci riesce, è tenuto al rispetto di determinati obblighi e doveri, come l’iscrizione all’albo.
Questo vuol dire che rappresenta un reato lo svolgimento dell’attività di avvocato senza averne il titolo per farlo. Il codice penale punisce l’esercizio abusivo della professione, stabilendo che chiunque millanta un titolo che non appartiene esercitando la professione senza aver conseguito l’abilitazione dello Stato, rischia una pena della reclusione fino a sei mesi o la multa da 103 euro a 516 euro.
Il problema sostanziale per un cliente dunque diventa, come sapere se realmente il professionista sia tale o stia ponendo in essere una vera e propria truffa. Ebbene si può fare il controllo tramite internet e anche fisicamente.
Come sapere se un avvocato è abilitato
Per effettuare una ricerca e sapere se un avvocato è davvero tale, ci sono diverse metodologie. La più ostica e particolare è quella di recarsi fisicamente presso l’ordine in cui eventualmente dovrebbe essere iscritto l’avvocato di proprio interesse. È diritto del cittadino fare la richiesta e ricevere l’informazione da chi di dovere sul fatto che il nominativo sia o meno registrato all’albo.
In realtà l’albo si può consultare anche in autonomia, basta essere un po’più smanettoni su internet. Ormai ogni circoscrizione territoriale possiede un sito aggiornato in cui c’è l’elenco degli iscritti, o in alternativa si può sempre consultare l’albo unico del Consiglio Nazionale Forense, anche noto con l’acronimo CNF (si precisa che si tratta dell’organo di autoregolamentazione dei legali). Collegandosi alla home del sito ufficiale e andando in fondo alla pagina, si trovano tre menu posti orizzontalmente, di cui si parlerà più avanti
Attraverso il sito del Consiglio Nazione Forense è possibile individuare con ampio margine di precisione se l’avvocato sia o meno iscritto all’albo. È necessario conoscere nome e cognome del professionista, e nella sezione ordine individuare la città di riferimento. Ovviamente la conoscenza della città di riferimento non è pregiudicante ai fini della ricerca, si può lasciare in bianco il campo (in caso di omonimia ci saranno riportati tutti i nominativi tra cui è possibile capire se c’è quello di proprio interesse sulla base delle informazioni fornite dal sito).
Qualora il nome del professionista non sia presente tra quelli della lista che compare sullo schermo, allora quasi sicuramente l’avvocato non è iscritto all’albo. Per eccesso di zelo sarebbe comunque opportuno effettuare un controllo parallelo per sincerarsi che non sia un errore tecnico). Nel caso in cui vi sia certezza assoluta di questa mancata corrispondenza, è importante sporgere denuncia. Ad ogni modo si tratta di una ipotesi molto remota. Occorre infatti precisare che nell’elenco poc’anzi descritto sono riportati anche i nomi dei praticanti avvocati, nonché di quelli stabiliti, per cui si tratta di una ricerca completa. In pochi poi tendono ad osare nell’esercizio di una professione che non gli appartiene, perché sanno a cosa vanno incontro.
Consultare la ricerca avvocati del consiglio nazionale forense
Per essere oltremodo precisi su come consultare la ricerca avvocati del consiglio nazionale forense e su come raccogliere informazioni circa l’utilizzo dei dati dell’Albo Telematico, si precisa che la ricerca avviene nel rispetto del comma 2 dell’articolo 61, del D. Lgs. 196/2003. Pertanto tutti i dati personali (che non sono sensibili o giudiziari) possono essere consultati e resi pubblici in conformità a legge o a regolamento, possono altresì essere comunicati ad un soggetto privato, ad un soggetto pubblico, anche utilizzando una reti di comunicazione digitale.
Detto quanto si precisa anche che l’accesso alla consultazione di quest’Albo avviene nel rispetto di alcuni parametri. E importante infatti ai fini della ricerca, impostare parametri sul sito, ed indicare tipologia, nome e cognome nonché Ordine di appartenenza. Accendendo poi sulla tendina “voce tipologia” basta cliccare su «Avvocato». Nella finestra del cognome si scrive quello del presunto legale di tuo interesse. L’ordine invece si può lasciare anche bianco, in alternativa basta andare a scrivere il nome della città in cui il sospettato fa studio, che in genere è la citta in cui l’ordine è iscritto. Si precisa in tal senso che se trattasi di un piccolo paesino, bisogna preventivamente selezionare il nome della città dove risiede il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, precisamente la circoscrizione a cui si appartiene. Non occorre certo disperarsi in assenza di questa informazione, per coloro che non hanno info di questo dato, è possibile anche lasciare questa campo vuoto (fermo restando che il risultato della ricerca non sarà preciso come vorresti). Volendo poi sul sito è possibile anche fare una Ricerca avanzata però bisogna conoscere quantomeno l’indirizzo e la città ove questi ha lo studio prevalente. Dopo aver cliccato sul rettangolo di ricerca basteranno pochi minuti prima che venga generata una finestra in cui sono riportati i risultati vengono messi in ordine alfabetico per cognome. Se si clicca sul rettangolo Guarda Scheda è possibile andare a consultare tutte le info necessarie per capire realmente se l’avvocato sia o meno tale professionista. Se il nominativo di proprio interesse non c’è, la probabilità che non sia davvero un avvocato cresce.
Infine si ricorda che a partire da dicembre 2014 è possibile anche effettuare la Ricerca Avvocato Europeo. È stato infatti aperto il sito “Find a Lawyer” (FAL), grazie al quale si possono consultare i nominativi di tutti gli avvocati in tutta l’UE. Nella banca dati del ‘Find a lawyer’ convergono i nomi dei legali appartenenti a 17 paesi, tra cui l’Italia, grazie alla collaborazione degli Ordini forensi di cui fa parte il CNF.
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