Se c’è un professionista nella materia legale di cui la società non può fare a meno, quello è l’avvocato penalista. Lungi dal voler fare un paragone, rispetto al civilista, l’avvocato che si occupa di penale tende a trattare materie molto più delicate. Il suo riferimento è infatti il codice penale e tutto quello che concerne i reati in esso contenuti. Proprio per il suo particolare ruolo, è opportuno affrontare il discorso su diversi fronti al fine di capire come trovare il migliore.
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Che cosa fa un avvocato penalista
Per prima cosa occorre partire dalla definizione ovvero chi è il penalista. Si parla di una figura professionale che si occupa di tutto ciò che concerne o che costituisce un reato. Ha il dovere (una volta ottenuto mandato) di difendere sia la parte lesa sia colui il quale viene accusato di aver commesso un reato (tecnicamente chiamato imputato o reo). Va da sé che è un professionista specializzato in diritto penale, ovvero quella branca di diritto che approfondisce e analizza le norme concernenti sanzioni e comportamenti nei riguardi di coloro che commettono un reato (atto o fatto che la legge vieta).
Molto riduttivamente è possibile definire l’avvocato penalista come un difensore che nel corso di un procedimento penale, dopo aver studiato il caso posto alla sua attenzione, sfrutta tutto quello che gli è possibile a vantaggio della persona che sta rappresentando, sfruttando ovviamente tutto ciò viene la legge consente. In molti casi specifici, processi cioè che si svolgono in tribunale, l’avvocato penalista viene anche chiamato come collaboratore di tipo tecnico, al fine di esprimere un suo oggettivo parere circa quanto effettivamente potrebbe essere accaduto. Anche un avvocato civilista può decidere di occuparsi di un caso penale e viceversa. Nulla nel nostro ordinamento lo vieta.
L’avvocato penalista può avere sia valenza di difensore di fiducia che di difensore d’ufficio. Nel primo caso viene scelto direttamente dal potenziale cliente che necessita dei suoi servizi, mentre nel secondo caso viene scelto a caso dalla polizia giudiziaria o dal PM verso un soggetto che non aveva gli strumenti per nominare un difensore di fiducia.
Cosa fa sostanzialmente un penalista? Segue nell’interesse dei suoi clienti le indagini, presiede a colloqui, raccoglie dichiarazioni, effettua accertamenti tecnici, costruisce legalmente elementi probatori che possano consolidare la versione dei fatti del proprio cliente. In secondo luogo rappresenta il suo assistito in giudizio e si accerta che la controparte compia atti nel rispetto di quanto prevede la legge. Un bravo penalista si occupa del diritto penale su larga scala, sebbene poi ci siano professionisti che si specializzano nel trattamento di determinati reati. Reati che sarebbe impossibile elencare in tal sede, in quanto la materia di diritto penale è molto corposa e complessa.
Quando serve un avvocato penalista?
Da quanto appena detto emerge anche in buona sostanza quand’è che un soggetto può ritenere opportuno avvalersi dei servizi di un avvocato penalista. Quest’ultimo infatti interviene qualora sia stato commesso un reato, a difesa di chi lo subisce o eventualmente di chi viene accusato di averlo compiuto (e anche ovviamente di chi effettivamente lo ha compiuto). In Italia, dove la materia penale è molto delicata e ostica, un avvocato penalista viene “chiamato in causa” al fine di difendere chiunque ne abbia interesse, dal momento che per la legislazione nazionale si è innocenti fino a prova contraria e tutti hanno diritto ad essere difesi in caso di processo.
Il ramo giuridico di cui si occupa questo professionista non può essere preso a cuor leggero. Quando accade qualcosa che la legge identifica come reato, la parte lesa e l’imputato vengono coinvolti in un procedimento penale (che come si sa in Italia non si risolve nel giro di pochi ma spesso dura anni). Dunque deve essere bravura dell’avvocato penalista destreggiarsi nel singolo caso, al fine di presentare delle prove a sostegno della sua tesi talmente forti e inconfutabili da accelerare i tempi entro i quali il giudice prenderà una decisione. Anche per questo motivo, chiunque venga coinvolto in un processo penale deve avvalersi della difesa di un avvocato penalista con la A maiuscola, in grado cioè di sfruttare a suo vantaggio tutti gli strumenti in suo possesso.
Quanto può guadagnare un avvocato penalista
Quale sarà la parcella di un avvocato penalista considerato il suo lavoro molto complesso? In linea di massima non si possono dare delle somme precise. Indubbiamente tra gli avvocati, questo percepisce l’onorario più salato, considerato l’impegno e la difficoltà che caratterizzano un caso da processo penale. Sono tuttavia molti i fattori che vanno ad influenzare il suo guadagno. In primis la complessità del caso, quante sono le parti coinvolte e sui generis qual è il valore della controversia. Ad ogni modo gli avvocati lavorano in regime di libera concorrenza quindi sono nella posizione di poter richiedere al proprio cliente la somma che ritengono più giusta.
Volendo ad ogni modo provare a dare una risposta alla domanda “Quanto può guadagnare un avvocato penalista” è possibile affermare che ci sono dei parametri forensi di riferimento. Per una questione ordinaria, non troppo complessa, che avviene dinanzi al tribunale in composizione monocratica, il guadagno medio di un avvocato esperto di diritto penale è di circa 3.500 euro senza IVA.
Come trovare un buon avvocato penalista
Adesso, dopo aver con molta “toccata e fuga” inquadrato la figura dell’avvocato penalista e il suo particolare ruolo, è doveroso capire quali elementi tenere in considerazione quando si sceglie un professionista di tal portata. Innanzitutto bisogna accantonare la fretta. Per decidere quale penalista possa rappresentare al meglio la propria condizione, occorre analizzare nello specifico chi si ha di fronte e soprattutto orientarsi verso un professionista di alto livello. Il penalista è DOC quando sa approcciare con il suo cliente e al contempo è in grado di porre in essere la giusta strategia difensiva udienza dopo udienza.
La ricerca oggi può anche partire dal passaparola o dal web. Anzi, non c’è modo migliore di affidarsi ai feedback di altri clienti per capire se quel nome può fare al caso proprio. Chi decide di usare internet, può farsi un’idea attraverso la lettura delle recensioni: si sa, per un buon nome, la reputazione cammina sempre per prima. Sul web non mancano episodi di truffe, pertanto è importante sempre verificare se un avvocato è abilitato consultando l’albo telematico.
Dopo aver valutato la qualità del professionista è giusto anche analizzare il suo budget. L’avvocato penalista è in generale il più caro dei professionisti, a partire dal colloquio o dalle consulenze che hanno dei costi onerosi. Per cui prima di affidarsi alla cieca, è possibile farsi fare un preventivo o comunque chiedere le parcelle per quel caso specifico (fermo restando che onorari troppo bassi potrebbero essere anche sintomi di esperienza pari a zero). Fatto ciò l’avvocato va incontrato, occorre parlare, per valutare il modo in cui si approccia, per capire se nell’immediatezza riesce a porre una soluzione e per capire quanto realmente conosca la legge.
Quest’ultimo aspetto non è affatto scontato. Un ottimo penalista come prima cosa è in costante aggiornamento sulle novità di legge o sulle eventuali modifiche del codice penale. Al contempo è capace di istituire una difesa indistruttibile curando così l’interesse del suo cliente anche se dovessero esserci a carico di quest’ultimo prove che non possono scagionarlo. Un ottimo penalista aggiorna con costanza il suo cliente, ragguagliandolo su come il processo si evolve, e su quali sono le sue intenzioni per risolvere il caso senza tirar troppo per le lunghe.
La scelta ad ogni modo è molto soggettiva. Tutto dipende anche e soprattutto dal feeling che si crea tra cliente e avvocato. Ci sono casi in cui il migliore dei professionisti potrebbe non far sentire a suo agio il potenziale cliente, mentre invece un nome meno quotato riesce a infondere nella persona la giusta sicurezza da indurla ad affidarsi al suo servizio. Non tutti insomma hanno dei professionisti le stesse percezioni, e comunque per casi molto easy si può anche evitare di andare da un big e mettere invece alla prova un avvocato in erba.
Detto quanto, resta atteso che l’avvocato penalista deve essere sempre scelto con molta attenzione e non per forza deve essere della propria città. Qualcuno preferisce affidarsi ai servizi di avvocati lontani, proprio perché ambisce a trovare un servizio che sia attento, meticoloso e adatto alle sue necessità. Sempre poi grazie al web oggi non è nemmeno difficile affidarsi ad un penalista che dista molti km, perché nulla toglie al professionista o al cliente di recarsi appositamente dall’altro pur di ottenere ciò di cui si ha bisogno.
Qualunque sia l’intenzione, qualunque sia il budget, qualunque sia la propria conoscenza del mondo del dritto penale, meglio sempre andare alla ricerca della qualità. Se spunta fuori un nome che sa trattare specifici casi, come quelli di proprio interesse, nel miglior modo possibile, non vi è ombra di dubbio sul professionista da dover scegliere per il caso in questione. La cosa importante è avere sempre e comunque un primo appuntamento conoscitivo con l’avvocato penalista scelto. Questo servirà da un lato all’avvocato dall’altro al cliente. Il penalista potrà fare un quadro generale del caso, capire se sia pane per i suoi denti e sbilanciarsi a quel punto anche sulla parcella. Il cliente dal suo canto potrà capire se fa o meno al caso suo e se sia il caso di fermarsi o di cercare altrove.
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