Tra le nuove discipline in voga al momento c’è sicuramente la criminologia. Si tratta di una materia nuova, che riscontra molto successo tra le nuove generazioni, che sempre più sono incuriosite dall’intraprendere questa affascinante professione. Pur essendo infatti un percorso innovativo, per cui ancora non esplicitamente chiaro dal punto di vista di formazione ed esercizio della professione, la società ha fortemente bisogno di una figura in grado di poter gestire ed affrontare il crimine, piaga che purtroppo non accenna a scomparire.
Nata tra il XIX e il XX secolo, la figura del criminologo è stata oggetto di studio e interesse di filosofi, psicologici, giuristi, che hanno provato a delineare la materia e a dare delle regole per l’esercizio stesso della professione. Nel corso degli anni, quindi, tutti coloro che hanno sviluppato interesse particolare al mondo del crimine, si sono avvicinati alla disciplina, e hanno fatto sì di poter svolgere la professione, contribuendo laddove possibile, al trattamento, alla gestione e alla prevenzione del crimine.
Che cosa fanno i criminologi
Per stabilire il compenso di un criminologo bisogna inquadrare la professione ed esaminare in dettaglio tutto quello che si può di questa materia complessa ma bella da trattare. Un esperto in criminologia ha il compito di esaminare un crimine, e tutto ciò che ne consegue. Analizza nel dettaglio ogni minimo particolare per individuare il comportamento criminoso, e attuare misure preventive volte ad abolire, o quantomeno ridurre, il rischio di recidiva.
Nel svolgere il proprio ruolo, i criminologi fanno un lavoro molto operativo per il caso specifico di cui si stanno occupando, anche su incarico del giudice come nel caso dei CTU d’ufficio. Per stabilire l’aspetto criminoso di un soggetto che compie reato, tengono in considerazione numerosi aspetti, sulla base dei quali svolgono delle ricerche. Ricerche che, diventerebbero sterili ed inutili, se non esistessero situazioni reali su cui realmente applicarle.
Cosa include il lavoro degli esperti in criminologia
Se forse i criminologi effettuano un lavoro di concetto molto grande e complesso come quello che abbiamo poc’anzi visto, allora vuol dire che il guadagno di questo professionista non è basso. E infatti bisogna tener conto che spesso, a stretto giro, i criminologi lavorano con chi compie il reato, al fine di studiarne la mente, il modus operandi, il movente, e tutto quello che si nasconde dietro al delitto in sé e per sé. Ne deriva che, è possibile ritrovarsi a lavorare durante le investigazioni delle forze dell’ordine, e aiutare queste ultime a risolvere casi, o a lavorare post caso chiuso accanto ai rei e analizzare la loro mente.
Non si tratta di un mero lavoro di compilazione di dati statistici o di redazione di sondaggi come si può credere. La ricerca della criminologia è volta a trovare ampia applicazione su quanto accade nel mondo criminale, che spesso viene svelato nelle sue più macabre e inquietanti sfaccettature.
Il compenso di un criminologo
Ma veniamo al nocciolo della questione? Quanto guadagna un criminologo? A voler fare due conti nelle tasche di questi professionisti, essi possono arrivare a guadagnare anche oltre i duemila euro netti al mese. Ovviamente parliamo dello stipendio medio di un criminologo, considerata la retribuzione classica mensile esperita in Italia per certe categorie di professionisti. Più sale l’esperienza, e maggiori sono le probabilità di sforare anche un guadagno annuo di 200 mila euro
Certo non è facile farsi un nome, un criminologo che non ha nemmeno tre anni di esperienza nel settore, non guadagna più di 25 mila euro l’anno. Ma maggiori sono gli anni maturati nell’esercizio della professione e maggiori saranno i compensi. Insomma, a volerla dire tutta, tralasciando l’aspetto burocratico e formativo in Italia ancora troppo precario per questa figura professionale, il guadagno sarà a dir poco soddisfacente.