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Olimpiadi Milano-Cortina 2026, ecco i tre settori che cresceranno
L’Italia ha vinto: il Bel Paese si è infatti imposto sul binomio Stoccolma-Are, ed è riuscita a portarsi a casa l’evento a cinque cerchi, per la quarta volta, infatti, già nel 1956 a Cortina, e poi nel 2006 a Torino, l’Italia è stata sede dei giochi invernali, mentre nel 1960 ha ospitato i giochi olimpici estivi, che restano nella storia.
I giochi invernali 2026 inizieranno venerdì 6 febbraio e si concluderanno domenica 22.
Complici il grande supporto popolare, ma anche e soprattutto la presenza di strutture già pronte per essere sfruttate per le gare, per oltre il 90%.
Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 quindi sono una vittoria di tutto il paese, anche se il sud, così come la capitale, ne escono sconfitti. E’ Milano, e con essa tutto il nord, il cuore pulsante ed innevato dei giochi d’inverno del 2026.
Questo comporterà certo una grande crescita economica per tutti il paese, un aumento dei posti di lavoro e del reddito nazionale, che vede toccare il piccolo tra il 2024 e il 2026. Uno studio dell’Università Cà Foscari di Venezia, ha infatti previsto un impatto complessivo di oltre 840 milioni di euro, sul PIL italiano.
Ma quali sono, allora, i settori in aumento grazie alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026?
Settore edile in fermento
Se è vero che per circa il 90% le strutture e gli spazi che andranno ad ospitare tutti i giochi e le gare sono già disponibili, è pur vero che, in circa sette anni, l’Italia deve dimostrare a tutta l’Europa di essere pronta per questo grande ed importante evento. Per questo motivo, il settore edile ed immobiliare sembra essere già in fermento: infatti sicuramente gran parte dei posti di lavoro stabili, verranno impiegati nella costruzione di Media Center e uno spazio polifunzionale. Parliamo del PalaItalia Santa Giulia, che andrà ad ospitare circa 15 mila spettatori, e che sarà destinato alle gare di hockey, spalmate tra l’Arena Hockey Milano, e questa nuova area sportiva dedicata.
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Olimpiadi invernali 2026: ambiente e sostenibilità
Milano-Cortina 2026 sarà l’evento invernale più atteso degli ultimi 20 anni in Italia: ma sarà assolutamente all’insegna della funzionalità e della sostenibilità per l’ambiente. I costi di gestione di questo evento si aggirano intorno ai 1170 milioni di euro. Tutto quello che concerne la ristorazione, dai tovaglioli alle posate usa e getta, sarà progettato e realizzato per essere assolutamente riciclabile. No alla plastica dunque, sì invece a piatti, bicchieri e posate in legno riciclato, e riciclabile.
Secondo il sindacato Cgil Lombardia e Veneto stimano che i posti di lavoro stabili dal 2020 fino al 2028, anno dello smantellamento delle strutture provvisorie per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, saranno di all’incirca 8500 unità in aumento.
Servizi e strutture di ricezione
Anche il settore dei servizi, ovviamente, saranno in forte crescita: molte strutture alberghiere e di ristorazione registrano già moltissime prenotazioni, da sportivi e tifosi che provengono da tutto il mondo, con anche alcuni episodi di overbooking, con grande gioia e soddisfazione del Presidente del Coni Giovanni Malagò.
“L’impatto economico, come ci ha insegnato l’Expo, è enorme e vale per Milano, per le località turistiche di montagna e per tutto l’arco alpino perché è una occasione per mettere in vetrina quello che sa fare l’Italia. Come ha detto Salvini, c’è un grande evento e una potenzialità economica collegata.” Queste, le parole pronunciate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, in merito appunto alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, nella sua intervista a “Quarta Repubblica” su Retequattro.
Sembra proprio che, in Italia, nei prossimi 7 anni, ci sarà molto da fare.
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