Quando si parla di carta da macero si fa riferimento alle fibre recuperate dalla parte dei cartoni già utilizzati. Si tratta di un processo che permette di riciclare la carta. In Italia circa la metà della carta utilizzata è ottenuta proprio da questo tipo di carta, ovvero tramite il riciclo di quella già utilizzata.
Esistono due tipologie di carta da macero: industriale e domestico. Quella di tipo industriale comprende tutti gli scarti che provengono dalle industrie cartarie o editoriali, dagli uffici, dalle attività commerciali o dalle ditte di spedizione pacchi. La maggior parte della carta da macero proviene proprio da queste attività e permette di recuperare una grande quantità di carta, a prezzi davvero bassi.
Per recuperare questa tipologia di carta, la raccolta deve essere effettuata da imprese specializzate che si recano direttamente sul luogo di produzione della carta.
Per quanto, invece, riguarda la carta da macero di tipo domestico, questa comprende tutta la carta e i cartoni che vengono utilizzati nelle abitazioni e rappresentano i rifiuti delle singole famiglie. Essa viene raccolta attraverso il sistema differenziato che prevede di dividere gli scarti domestici tra vetro, umido e altri materiali.
Il suo recupero è gestito dalle ditte comunali e il trattamento è più costoso rispetto a quella industriale.
A cosa serve la carta da macero
La carta da macero è il nome che viene data alle fibre di recupero ottenute dalla carta e dei cartoni già utilizzati in passato. Essa rappresenta la materia prima per ottenere carta riciclata.
Grazie ad essa è dunque possibile ottenere una serie di vantaggi quali:
- il riutilizzo della carta e dei cartoni già utilizzati;
- limitare il disboscamento necessario per prelevare la cellulosa, che è alla base del processo produttivo della carta vergine;
- ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche per lo sbiancamento, che può essere effettuato anche con composti chimici a base di ossigeno;
- riutilizzo delle acque sporche e dei fanghi ottenuti dal processo di lavorazione;
- diminuzione dei rifiuti da smaltire, attivando un processo di economia circolare.
Come si produce la carta da macero
La carta da macero prevede un processo di produzione che è molto simile a quello utilizzato per la realizzazione di carta normale. L’unica differenza riguarda la fase iniziale.
Infatti, mentre per la carta normale è necessario preparare un impasto di cellulosa che deriva dal legno, per la carta da macero è sufficiente eliminare dalle fibre residue altri materiali come ad esempio l’inchiostro, la plastica, la colla e così via.
Durante il processo di lavorazione della carta da macero è prevista la riduzione in poltiglia e il filtraggio, che serve proprio a ripulire il prodotto dall’inchiostro stampato.
Si tratta di un processo che provoca la produzione di acqua sporca e di fanghi che, però, non rappresentano uno scarto. Essi, infatti, possono essere riutilizzati nelle industrie edilizie, nel pieno rispetto dell’economia circolare.
Quando si produce la carta riciclata la materia prima da cui si parte può essere a sua volta carta 100% riciclata o può avere una variabile di fibra vergine. In quest’ultimo, caso affinché la carta possa essere definita riciclata è necessario che la fibra vergine non superi il 40% del totale.
Quando la carta deriva la materia prima riciclata è necessario aggiungere al processo di produzione anche quello di sbiancamento. Purtroppo, questa fase è altamente inquinante, poiché prevede l’uso del cloro che è necessario anche per la produzione di carta vergine.
Tuttavia, in un processo di riciclo della carta è possibile utilizzare anche l’ossigeno come agente sbiancante. Il vantaggio che ne deriva è un impatto ambientale decisamente meno dannoso rispetto al cloro.
Per effettuare il processo di sbiancamento della carta riciclata è necessario utilizzare da 7 a 15 kg di composti chimici a base di ossigeno per ogni tonnellata di prodotto.
Si tratta di un’importante dato, soprattutto se paragonato alla carta non riciclata che, per il processo di sbiancamento, richiede circa 250 kg composti chimici a base di ossigeno per ogni tonnellata di prodotto.
Quanto vale la carta da macero?
Circa la metà della carta dei cartoni utilizzati in Italia proviene da processi di riciclaggio, che prevedono l’utilizzo della carta da macero.
Nell’anno della pandemia (2020) sono stati prodotti in Italia circa 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero, grazie all’utilizzo di 600 impianti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questi dati hanno fatto registrare un aumento del 3,2% della produzione rispetto all’anno precedente.
A causa della crisi sanitaria dovuta al Covid-19, il prezzo della carta da macero è lievitato leggermente. Una tonnellata di carta da macero ha un costo di circa €117 per la qualità 1.04. Se invece la qualità è pari a 1.02 il costo per tonnellata diminuisce leggermente a €105.
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