Beni non citati nel testamento: normativa e come agire

La materia testamentaria in diritto è molto complessa e controversa. La maggior parte delle persone si domanda se nel testamento vadano inseriti necessariamente tutti i beni in possesso o se invece ci possono essere beni non citati. Ebbene, la legge italiana consente di redigere un testamento parziale, inserendo al suo interno solo parte dei propri averi, ricordando comunque che la restante parte dei beni saranno poi regolamentati secondo i dettami del Codice civile. Tuttavia è opportuno andare con ordine e capire realmente come funziona questo particolare istituto.

Cosa succede se il testamento dispone solo di alcuni beni?

Se nel testamento sono inclusi solo alcuni dei beni del de cuius, allora vuol dire che il testatore ha provveduto ad esperire solo disposizioni di legati e non di eredi. Si parla di legato per indicare quel soggetto che è destinato ad assorbire la proprietà di uno specifico bene. È palese la differenza con l’erede, che invece entra nella proprietà con una percentuale che gli spetta per legge. Il codice civile italiano almeno questo prevede.

Proprio perché è possibile istituire un testamento che includa solo alcuni beni è possibile anche che il testamento sia provvisorio e revocabile. Chi dispone dei propri beni può cambiare il suo contenuto in qualunque momento, così da aggiungere o togliere beni all’interno dell’atto o eventualmente distruggerlo del tutto e lasciare che sia la legge a fare il suo corso.

Qualunque testamento, sia esso segreto, pubblico od olografo non è mai definitivo, anche per questo l’ordinamento giuridico italiano permette al testatore di inserire al suo interno solo alcuni beni, tralasciando tutti gli altri. Per il patrimonio residuo cosa succede? Il testatore può scrivere un altro testamento oppure lasciare che a sua morte venga posta in essere la tradizionale successione legittima (quella cioè che scatta in assenza di testamento, ndr).

Quando a morte del testatore sarà aperto il testamento, accanto ad esso verrà portato in essere anche la successione legittima, così che tutti i beni non inclusi nell’atto possano essere devoluti agli eredi legittimi. In tal senso occorre anche specificare che se si vuole scrivere un testamento parziale è doveroso che nel suo insieme la scheda testamentaria sia chiara e non abbia alcun dubbio o velo circa la sua interpretazione o chiave di lettura, in quanto in assenza di chi lo ha redatto, sarebbe impossibile riuscire davvero a dare voce e ad attuare quelle che sono le proprie intenzioni.

I beni non citati nel testamento: come vanno considerati nella successione

Come avuto modo di anticipare, potrebbe accadere che un testamento non includa tutti i beni appartenenti all’asse del de cuius. Così come può capitare che il testatore disponga di tutti i suoi beni e solo in un secondo momento il suo patrimonio cresca senza che i residui beni vengano poi inclusi in una disposizione testamentaria.

In una situazione del genere si parlerà di successione combinata legittima e testamentaria: intervengono cioè le norme del Codice civile e al contempo le volontà circa il patrimonio del de cuius. A stabilire quanto è l’articolo 734 del Codice civile al comma 2 per il quale i beni esclusi dal testamento andranno ripartiti secondo legge nel rispetto delle norme attualmente in vigore sulla successione. Il suddetto articolo disciplina tutti quelli che sono i diritti di un soggetto di disporre dei propri beni nel modo in cui lo ritiene più opportuno.

Occorre fare una ulteriore precisazione. Ovvero, quando si è in presenza di un testamento parziale, è possibile che si istituisca un prelegato, ovvero il legato in favore di un coerede ma a carico di tutta l’eredità. Cosa vuol dire? Prima della divisione ereditaria in capo ad ognuno degli aventi diritto, viene istituito un prelegato, per il quale l’avete diritto riceverà più di quanto avranno gli altri eredi. In tutti i casi il testamento si può sempre contestare.

Domande frequenti

Molte persone che non sono addentro alla materia, o che vogliono capirne di più, si pongono delle domande, a cui sarebbe opportuno provare a dare delle risposte chiarificatrici. È quanto riportato di seguito, un elenco breve delle domande più frequenti che ci si pone sull’ipotesi del testamento parziale.

Si può fare testamento solo per alcuni beni?

Come approfondito nei precedenti paragrafi è possibile fare testamento per una parte dei propri beni. In questo modo il testatore deciderà a chi destinare parte dei suoi averi, nel rispetto ovviamente della legge. In tal caso si parla di successione testamentaria, che si distingue da quella legittima, quando è cioè la legge a ripartire i beni del de cuius tra gli eredi legittimi dello stesso.

Chi eredita una casa eredita anche i mobili?

Che si tratti di successione testamentaria o di successione ereditaria, a meno che non ci sia espressa indicazione da parte del cuius, il contenuto di una casa (arredi) non sarà per forza di cose di proprietà di colui che eredita quella casa. È insomma il de cuius a decidere di dare un mobile a Tizio, uno specchio a Caio, un letto a Sempronio e così via.

In caso di beni sopravvenuti al testamento

È infine d’obbligo precisare che proprio di recente sul caso dei beni sopravvenuti al testamento si è di recente espressa la Suprema Corte di Cassazione. Gli ermellini hanno ricordato quale siano le generali regole sulle disposizioni testamentarie e come la successione legittima va a sopperire alle mancanze del testatore. Ci sarà quindi sempre il concorso tra successione testamentaria e legittima, per i beni residui, nel rispetto della legge, dei diritti e dei doveri quando si parla di patrimonio e di eredità.

Immagine da Pixabay.com

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