Discreti, inarrivabili, indecifrabili, molto proficui e, soprattutto, inattaccabili dal Fisco. I conti bancari svizzeri sono stati tutto questo nella convinzione di privati e imprenditori in ogni parte del mondo, per tantissimi anni. Ma il 2014 è stato un anno di svolta: la Svizzera, infatti, quell’anno ha aderito all’Automatic Exchange of Information (AEOI), un accordo che obbliga le banche a trasmettere i dati dei propri clienti che non hanno residenza sul territorio nazionale. Così, il mito dei conti bancari svizzeri si è infranto. I conti elvetici non possono più essere anonimi per gli stranieri (ma l’AEOCI cha lasciato agli Istituti svizzeri la possibilità di offrire conti cifrati ai cittadini elvetici) e, di conseguenza, sono aggredibili anche in caso di sequestro.
Tuttavia, l’adesione all’AEOCI ha portato anche dei vantaggi. E i conti bancari svizzeri sono di fatto diventati finalmente accessibili ai non residenti eccezione fatta per i cittadini degli Stati Uniti.
Oggi, per la maggior parte, chiede di aprire un conto in Svizzera chi risiede in territori di confine, per esempio italiani che vivono vicino al Canton Ticino, al Cantone Vallese o al Cantone Grigioni, lavorano a Chiasso o Lugano e hanno pertanto necessità di ricevere lo stipendio da datori di lavoro elvetici. Per loro, nel 2021 Italia e Svizzera hanno siglato un patto che regola fiscalmente i frontalieri, secondo il quale l’80% dell’imposta prelevata sul reddito degli italiani che lavorano nella Confederazione Elvetica viene trattenuta dalla Svizzera, mentre l’Italia tassa i lavoratori in via ordinaria.
Frontalieri a parte, però, le condizioni vantaggiose offerte dalle banche svizzere per aprire un conto continuano a suscitare l’interesse di molti.
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Aprire un conto in Svizzera: è legale?
La prima domanda che viene da porsi, se si pensa a un conto all’estero è se, per la legge italiana, aprire un conto in svizzera sia legale. La risposta è sì ma a condizione che questi conti siano inclusi nella Dichiarazione dei Redditi (quadro RW) se la giacenza media è superiore a 5.000 euro e se il saldo supera anche solo una volta 15.000 euro.
In teoria, oggi, caduto il mito della riservatezza, aprire un conto in svizzera non è più così conveniente: quasi tutti i conti bancari elvetici per stranieri, infatti, applicano commissioni elevate che non c’è modo di evitare.
A cosa è dovuto, dunque, l’interesse degli italiani per i conti oltralpe?
Secondo una recente indagine di mercato, sono molti gli italiani che reputano l’Euro una moneta troppo instabile e optano per il franco svizzero. Altri considerano lo Stato elvetico più affidabile ed efficiente. Altri ancora vorrebbero salvaguardare i propri patrimoni, perché ritengono che l’Italia della recessione economica non sia in grado di garantirli.
Come fare ad aprire un conto in Svizzera
A livello generale, aprire un conto corrente in Svizzera è semplice, basta essere maggiorenni e in possesso di un documento di identità valido, preferibilmente il passaporto. Va detto, però, che in Svizzera non è possibile aprire conti online. Per sottoscrivere un contratto con una banca elvetica sarà, dunque, necessario recarsi di persona presso l’Istituto e, soprattutto, affrontare il colloquio conoscitivo, altra peculiarità degli Istituti bancari della Confederazione Elvetica. Il colloquio conoscitivo serve alle Banche svizzere a comprendere la provenienza dei fondi (se non è chiara, difficilmente l’Istituto accetta di aprire un rapporto) e i progetti di investimento.
Dopo il colloquio conoscitivo, le Banche Svizzere si riservano di accettare o rifiutare i clienti. Nel caso in cui la risposta sia positiva, si procederà all’identificazione. Generalmente le Banche svizzere, oltre al documento di identità chiedono anche un certificato di di residenza, una busta paga o un documento di reddito e un conto corrente di riferimento.
Quali sono i vantaggi di aprire un conto in Svizzera
La crisi finanziaria in cui l’Italia versa e le note vicende che hanno riguardato il fallimento di Banche storiche sul territorio nazionale hanno indotto molti risparmiatori a percepire il sistema bancario italiano come “a rischio”. Per tutti loro, aprire un conto all’Estero vuol dire evitare il rischio Paese. Aprire un conto all’estero, in un Paese – come la Svizzera – che ha una valuta diversa ma geograficamente vicino vuol dire garantire il proprio patrimonio sotto il profilo dell’inflazione, investire in valuta e riuscire facilmente a raggiungere personalmente la banca in caso di bisogno. Ma i motivi per cui si può valutare di aprire un conto nella Confederazione Elvetica sono anche altri: ottenere agevolazioni speciali su finanziamenti e ottenere tassi di interesse e costi più bassi sono solo alcuni. A questi si aggiunge la considerazione che lo Stato Svizzero sia assolutamente una cassaforte per i risparmi, vista la sua neutralità.
Aprire un conto in Svizzera: conclusioni
Aprire un conto in svizzera, oggi, è assolutamente possibile e legale, a condizione che venga incluso nella Dichiarazione dei Redditi se la sua giacenza media supera 5.000 euro. Le Banche Svizzere non offrono agli stranieri la possibilità di aprire conti on line, sarà dunque necessario recarsi di persona presso gli Istituti. Le commissioni legate all’apertura di un conto bancario in Svizzera non sono basse e dal 2014 i conti correnti elvetici per stranieri non sono più cifrati e, dunque, anonimi. Tuttavia, la maggiore stabilità del franco svizzero rispetto all’euro e la solidità del sistema Paese Elvetico sono alla base della decisione di molti investitori di tutelare i propri risparmi fuori dall’Italia.
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