L’assicurazione sanitaria per stranieri extracomunitari è indispensabile per tutte le categorie che, per un motivo o per l’altro, non possono effettuare l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale italiano. Il possesso di una polizza rende più agevole l’iter di richiesta del Visto e permette di coprire le spese mediche.
Si tratta di una scelta obbligata per chi vuole soggiornare nel nostro Paese per brevi periodi (non più di 90 giorni in 6 mesi), in quanto offre garanzie in caso di incidenti, infortuni, interventi e richieste per cure mediche di altro genere, sia ambulatoriali sia ospedaliere.
In base al “Codice dei Visti” (Regolamento del Parlamento Europeo 810 del 13 luglio 2009), le persone che provengono da nazioni al di fuori dell’area Schengen devono avere una copertura sanitaria adeguata, per un valore minimo di 30000 €. Quest’ultima deve garantire il saldo delle prestazioni non solo all’interno dell’Italia ma anche degli altri Stati comunitari, oltre alle spese per il viaggio di ritorno in patria.
Naturalmente, esistono diversi tipi di contratti, ognuno adatto a soddisfare esigenze specifiche. Nelle prossime righe si troveranno le linee guida per scegliere la migliore polizza medica e i passi da compiere per ottenerla nel minor tempo possibile, con soluzioni accessibili a tutte le tasche.
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Assicurazione sanitaria per stranieri extracomunitari, ecco chi deve farla
Le persone che entrano regolarmente nell’area europea sono tenute a stipulare una polizza sanitaria, al fine di non pagare eventuali prestazioni per intero. Nella categoria rientrano i turisti, le persone provenienti dall’estero per affari o per cure mediche, soprattutto in caso di permanenza inferiori ai 90 giorni.
Vale lo stesso per chi ha un permesso di soggiorno di validità inferiore ai 3 mesi, in quanto non dà diritto all’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. Ragazzi alla pari e studenti sono esclusi da tale casistica, in quanto possono accedere volontariamente al SSN italiano.
Accanto a chi ha l’obbligo di richiedere una copertura assicurativa, rientrano nel target anche gli utenti che preferiscono ricorrere all’assistenza medica complementare a prescindere dalla possibilità di accedere alle strutture pubbliche. Si tratta di una bassa percentuale di persone, sostanzialmente benestanti e consapevoli del funzionamento della sanità in Italia.
Polizza medica per extra-comunitari, le modalità di richiesta
Il momento migliore per stipulare un’assicurazione sanitaria per stranieri extra UE è, sicuramente, almeno qualche settimana prima della partenza. A fare la richiesta può essere direttamente il beneficiario oppure lo sponsor, vale a dire la persona che compila la dichiarazione di ospitalità (in passato nota come lettera d’invito) in Italia.
Per la presentazione della domanda occorrono il passaporto del viaggiatore e, nel caso di ingresso con invito, la fotocopia fronte-retro di un documento d’identità di chi offre l’alloggio. Se quest’ultimo è un cittadino straniero residente nel territorio italiano, deve allegare anche una copia del permesso di soggiorno.
Per scegliere l’opzione più adatta alle proprie esigenze, ad oggi sono disponibili più canali. Oltre alle numerose agenzie specializzate e non in tale ambito (online e con sede fisica), l’utente può rivolgersi a un broker assicurativo o attivare in autonomia un pacchetto ad hoc tramite app. Di solito, quest’ultima è legata a una fintech, a un portfolio multi-valuta o, quando l’istituto finanziario lo permette, a una carta pre-pagata con IBAN.
Dopo aver scelto la soluzione perfetta per il proprio viaggio, si procede al saldo dell’importo con bonifico, mediante addebito su prepaid, carta di credito o conto corrente. Quando è presente un operatore allo sportello, il pagamento può avvenire anche in contanti, entro i limiti previsti dalla legge (al di sotto dei 5000 €, come da modifica della Legge 197 del 29 dicembre 2022).
Per le polizze stipulate con compagnie online, occorre calcolare un breve periodo (di norma 48-72 ore) per la ricezione della documentazione originale a casa, con consegna tramite corriere. È meglio evitare, quindi, le compagnie che propongono l’invio con il servizio postale, per annullare qualsiasi rischio di smarrimento.
Copertura sanitaria per extracomunitari: le opzioni
Attualmente, le compagnie assicurative mettono a disposizione diverse soluzioni per chi viene in Italia e non può accedere ai servizi della Pubblica Sanità. Tra le più gettonate vale la pena ricordare quelle a data fissa e flessibile: conoscere la differenza aiuterà l’utente a fare la scelta più appropriata e a risparmiare.
La prima, infatti, prevede l’inserimento di date d’inizio e fine non modificabili, valide per l’emissione di un solo Visto d’ingresso. Con l’altra, invece, si possono cambiare ed è permesso entrare più volte nell’area Schengen, purché ciò avvenga entro un arco temporale di 6 mesi dal momento del contratto.
Tale opportunità presenta dei vantaggi come una gestione meno rigida delle tempistiche (ritardi sulla ricezione del Visto d’ingresso, annullamento del volo di andata e-o di ritorno), ma anche prezzi più elevati. Pertanto si consiglia a chi non è sicuro sul periodo di arrivo o di partenza e vuole affrontare al meglio gli imprevisti.
Un altro criterio di distinzione riguarda il periodo di copertura, generalmente di 30, 60 o 90 giorni. Esiste anche la polizza semestrale, perfetta per chi vuole avere un raggio d’azione più ampio in Italia e nel resto dell’Europa, anche se l’importo da saldare è molto più alto rispetto all’assicurazione flessibile per 3 mesi.
Quanto agli optional più richiesti, sono sempre di più le compagnie assicurative che offrono servizi compresi nel pacchetto o accessibili a cifre modeste. Basti pensare alla dichiarazione di alloggio-ospitalità o alla ricerca di un albergo, alla prenotazione di un volo di ritorno con data flessibile (da effettuare entro 180 giorni dalla data di decorrenza del Visto) o all’invio di documenti al di fuori della zona Euro, a prezzi agevolati.
Chi può evitare la richiesta di una copertura sanitaria complementare?
In realtà, non tutti gli extra-comunitari hanno bisogno (o possono permettersi) di una polizza medica. Alcune categorie possono tranquillamente fruire del Servizio Sanitario Nazionale, acquisendo di fatto gli stessi diritti dei cittadini nati da uno o entrambi i genitori italiani (in virtù dello ius sanguinis). Ecco chi rientra in tale casistica:
- donne in gravidanza e coniuge convivente, fino a quando il figlio compie 6 mesi
- persone in cura per malattie infettive (ad esempio HIV, epatite C)
- minori
- persone in attesa di affido o di adozione
- richiedenti asilo politico
- individui che attendono l’acquisizione della cittadinanza (inclusi gli apolidi)
- chi è in Italia per lavoro (dipendente o autonomo), ragioni umanitarie o motivi familiari
- stranieri iscritti al Centro per l’Impiego.
L’iscrizione al SSN è gratuita e valida per tutta la durata del permesso di soggiorno. Basta andare presso la sede ASL del luogo di dimora o di residenza con i documenti necessari: permesso di soggiorno, certificato di residenza (in alternativa, una dichiarazione scritta di dimora abituale) e codice fiscale italiano.
Un caso a parte, infine, sono gli stranieri non regolari, ai quali dedichiamo qualche breve cenno. Possono ricevere soltanto a cure ambulatoriali e urgenti, vaccini, aderire ai programmi di prevenzione e cura delle malattie infettive, previa attivazione della tessera STP (acronimo che sta per Straniero Temporaneamente Presente).
Valida per 6 mesi, la tessera può essere nominativa o anonima, è rinnovabile e contiene un numero seriale. Il rilascio avviene previa dichiarazione della propria condizione d’indigenza e, anche quando siano riportati nome e cognome, è vietato utilizzare i dati per segnalazioni alle Autorità. Per maggiori informazioni, consultare il sito web del Ministero della Salute.