E’ possibile ottenere un cospicuo e congruo rimborso della pensione di invalidità civile. Infatti qualora sia stata riconosciuta una invalidità del 100% allora potresti ottenere ratei arretrati per gli ultimi 5 anni. Ma, prima di chiarire che cosa fare per avere l’incremento, è importante fare un passo indietro e capire che cosa sono i diritti inespressi.
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Cosa sono i diritti inespressi?
I diritti inespressi rappresentano diritti che interessano a molto pensionati ma che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale attribuisce purtroppo soltanto a seguito di apposta richiesta da parte del pensionato – spesso un soggetto con una invalidità importante – o direttamente da parte del legale di fiducia.
Viene utilizzato il termine “inespressi” proprio perché l’Ente previdenziale non si cura di avvisare ed informare i cittadini che si trovano in tali condizioni pur avendone diritto.
In buona sostanza, gli importi aggiuntivi (nella specie maggiorazioni ed incrementi) non vengono corrisposti automaticamente finché lo stesso non si attivi autonomamente.
L’argomento più interessante, rientrante nella categoria dei diritti inespressi, riguarda “la maggiorazione sociale e l’incremento al milione”.
Aumento della pensione per invalido ultrasessantenne?
La maggiorazione sociale e l’incremento al milione sono diritti che vengono riconosciuti alle persone invalide civili totale al 100%, con o senza indennità di accompagnamento, e che abbiano compiuto alla data del 20 luglio 2020 il sessantesimo anno di età. E’ importante ricordare che questi “diritti inespressi” non sono correlati ad una eventuale contribuzione previdenziale versata.
L’importo aggiuntivo mensile che si può ottenere è di €. 354,00 circa e si aggiunge alla pensione di invalidità civile corrisposta per una somma complessiva mensile di circa €. 654,00.
Tale aumento spetta, per l’appunto, o dal compimento del sessantesimo anno di età (in caso di invalidità al 100% pregressa) oppure dal riconoscimento dell’invalidità totale (in caso di persona già ultrasessantenne).
In parole semplici è sempre possibile attivare la procedura volta ad ottenere la maggiorazione sociale e l’incremento al milione addirittura per gli ultimi 5 anni precedenti permettendo così di ottenere importanti ed eventuali arretrati.
Se si è stati individuati invalidi civile totale al 100% con età compresa tra anni 60 e 72, nel rispetto dei limiti di reddito sarà possibile ottenere questo importo aggiuntivo e soprattutto i ratei arretrati.
Requisiti per ottenere l’aumento e gli arretrati
Tali somme aggiuntive come precisato non vengono purtroppo corrisposte automaticamente ed i requisiti per ottenerli sono:
- Trovarsi in uno stato di invalidità civile totale al 100% o inabile al lavoro, sordo o cieco civile assoluto;
- Avere un’età compresa tra 60 e 72 anni;
- Non superare i limiti di reddito personale annuo di €. 8.469,63 e, qualora sposati, di €. 14.447,42. In questo ultimo caso tuttavia occorre rispettare sia il requisito reddituale coniugale che quello personale.
Nel calcolare il reddito annuo vanno inclusi tutti i redditi, compresa la pensione di invalidità, l’assegno sociale, il reddito di cittadinanza se personale ed esclusa l’indennità di accompagnamento.
Ecco uno dei casi risolti
Esempio: arretrati per 3 anni al Sig. Francesco?
L’avv. Stefano Di Giacomo, esperto in materia previdenziali ed assistenziale, patrocina numerosi ricorsi al fine di ottenere cospicue somme per i pensionati invalidi civili. Il sig. Francesco ha contattato l’avvocato Stefano Di Giacomo raccontando la sua storia.
Francesco è un invalido civile grave al 100% dal 2010, vedovo, di anni 63, percepisce (percepiva fino al nostro intervento) la somma mensile di €. 286,00 circa, somma che purtroppo che non gli consente di poter vivere, anzi sopravvivere, dignitosamente.
L’avvocato Di Giacomo che ha preso in carico il suo caso si è subito attivato per consentirgli un adeguamento della pensione di invalidità con l’incremento non solo per il futuro ma anche per gli anni arretrati.
In altri termini, il Sig. Francesco ha ottenuto in pochi mese l’aumento della pensione e soprattutto una cospicua somma di arretrati.
Stefano Di Giacomo è nato a Ragusa, una cittadina della Sicilia Sud Orientale e vive a Modica, la famosa città del cioccolato e degli arancini di Montalbano. Fin dai primi anni della sua vita ha avuto il desiderio di aiutare i più deboli e le persone con disabilità. Si occupa principalmente di ricorsi in materia previdenziale (indennità di accompagnamento, invalidità civile ed aumento pensioni).