Sebbene i call center nel corso degli anni siano stati additati per una serie di casi connessi a pratiche scorrette, sono ancora un canale di comunicazione molto efficace. Sapere come aprire un call center ti aiuterà a districarti tra i complessi cavilli burocratici e legali che possono presentarsi lungo la tua strada.
Perchè aprire un call center?
Un call center viene aperto normalmente con due finalità. La prima è quella di setacciare il mercato in cerca di nuovi clienti. In questo caso ci si affida all’abilità persuasiva degli agenti per cercare di massimizzare le vendite. Con un’impostazione di questo genere, normalmente i call center vengono contattati da altre aziende per esternalizzare la vendita di prodotti e servizi. I più frequenti sono servizi telefonici, finanziari, televisivi, luce e gas, etc. Un call center può anche essere formato all’interno dell’azienda che fornisce questi i servizi ma si tratta di un investimento molto specifico che spesso si sceglie di non fare.
Altra finalità di un call center può essere quella di fornire un servizio di assistenza al cliente. In questo caso un equipe tecnica sarà a disposizione dei clienti in una fascia oraria prestabilita per risolvere dubbi o problematiche tecniche.
Cosa serve per aprire un call center?
Per aprire un call center si ha bisogno di un locale dove creare le postazioni per gli operatori. Queste postazioni devono essere equipaggiate con pc e strumentazione telefonica. Per mantenere bassi i costi e ridurre gli interventi di manutenzione, molte aziende optano per telefoni voip che funzionano direttamente tramite pc.
I requisiti tecnici di base sono pc di buona qualità e una buona connessione ad internet. Questa per servizi professionali viene fornita da operatori solitamente diversi da quelli delle comuni utenze domestiche e spesso richiedono derivazioni con cablaggio diverso tra infrastruttura pubblica e, appunto, il call center.
Sebbene ultimamente si parli sempre di più di smart working, nel caso dei call center, è preferibile mantenere un tipo di lavoro tradizionale. Questo perché’ i pc e la linea telefonica deve sempre avere una prestazione ottima onde evitare interferenze e interruzioni mentre si è al telefono con un cliente.
Una volta che l’infrastruttura è in funzione ed utilizzabile, per iniziare a lavorare, un call center ha bisogno di un contratto di outsourcing (vale a dire di esternalizzazione) delle vendite, di assistenza al cliente o help desk.
Per quanto riguarda i requisiti legali per aprire un call center, esiste una legislazione specifica ma non è particolarmente stringente in Italia. Gli step più importanti sono simili a quelli di una qualsiasi impresa ed includono: la creazione di una società che può essere da una ditta individuale fino ad una spa e le varie certificazioni di agibilità lavorativa del locale scelto.
Una cosa a cui bisogna stare attenti è dichiarare sempre durante le telefonate con i clienti da dove si sta comunicando con il cliente. Si tratta di una normativa dovuta all’exploit dell’attività di call center avuta ad inizio anni 2000.
Quanto costa aprire un call center?
Come per qualsiasi attività economica è difficile stabilirlo a priori. I costi principali sono connessi alle dimensioni del progetto e principalmente vincolati alla sede fisica ed al numero di operatori che si vuole contrattare.
Per un piccolo help desk con due o tre operatori si può iniziare il primo mese anche con un investimento inferiore ai 10000 euro se si lavora da un paesino di provincia. Ma se ci si trova in una grande città e si vuole creare una vera e propria società che offre questo genere di servizi, per rispondere a questa domanda hai bisogno di una consulenza specializzata.