Vuoi cambiare gestore ma non hai idea di come si disdice il contratto telefonico? Scopriamolo insieme!
I servizi di telefonia, sia mobile che fissa, sono ormai una parte indispensabile della vita quotidiana, in quanto consentono di accedere ad altri generi di servizi (basti pensare all’ADSL ed alla navigazione in internet, oppure alla gestione dei propri conti postali o bancari). Naturalmente, è necessario sostenere dei costi per usufruirne e spesso capita che un’offerta che inizialmente sembra particolarmente vantaggiosa si riveli poi meno conveniente di quanto prospettato, in relazione ai costi del servizio o a specifiche esigenze personali; una simile eventualità spinge il consumatore a tornare sui propri passi e a voler recedere dal contratto stipulato con il gestore telefonico. Vediamo di seguito come effettuare questa procedura e come passare da un gestore all’altro.
Come effettuare la disdetta
L’utente può effettuare la disdetta (o recesso) di un contratto telefonico in quanto la legge italiana prevede il cosiddetto “diritto di recesso”; l’esercizio di tale diritto varia a seconda del momento in cui la parte che ha sottoscritto il contratto decide di optare per la rescissione dello stesso.
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Il diritto di recesso è, in parole povere, la possibilità da parte dell’utente di annullare gli accordi stipulati per contratto con il gestore del servizio di telefonia. La rescissione del contratto viene effettuata secondo termini e modalità stabilite dal contratto sottoscritto da ambo le parti (ciò vuol dire che l’utente non può ignorare tali condizioni, dal momento che egli stesso le ha accettate). In genere, la procedura di disdetta prevede dei costi a carico dell’utente: si tratta dei costi di disattivazione. Ciascun gestore quantifica tali costi in maniera diversa ma, di solito, oltre un dato lasso di tempo (due settimane) la rescissione prevede un esborso maggiore da parte dell’utente; in aggiunta, le condizioni di disdetta possono prevedere termini ben precisi (ad esempio non è possibile recedere dal contratto dopo due settimana dall’attivazione del servizio prima dei successivi sei mesi).
Un contratto telefonico deve essere quindi rescisso rispettando scadenze ben precise; in molti casi, ad esempio, esiste l’opzione del rinnovo automatico (non sempre alle medesime condizioni e tariffe) che può essere annullato solo se la domanda di disdetta viene effettuata entro un dato termine (che generalmente è di 30 giorni prima).
Per quanto riguarda le modalità di disattivazione, è il gestore stesso a fornire precise indicazioni in merito. I modi più comuni per effettuare la disdetta di un contratto telefonico sono due:
- per telefono; il contratto viene disdetto a voce, parlando direttamente con un operatore incaricato di gestire la pratica;
- tramite raccomandata; in tal caso, il gestore fornisce gli estremi per l’invio della comunicazione a mezzo raccomandata. La richiesta di rescissione del contratto può essere inoltrata compilando un apposito modulo (se il gestore prevede tale modalità, il sito di riferimento presenta una sezione con la modulistica necessaria) o scrivendo una richiesta di proprio pugno.
Come passare ad un altro gestore telefonico
Una volta rescisso il contratto con il precedente gestore telefonico, l’utente si trova nella necessità di trovare un nuovo gestore; il ‘passaggio’ può essere effettuato in diversi modi. In alcuni casi, il ‘nuovo’ gestore formula un’offerta migliore e offre la possibilità all’utente di gestire l’intera transizione, facendosi carico delle incombenze relative alla disdetta. In altri casi, invece, il cliente vuole scegliere da sé l’offerta migliore: a tale scopo è possibile utilizzare siti specializzati, come ad esempio Salvaconto, che mettono a disposizione gratuitamente dei comodi tool per valutare e confrontare tra loro le migliori offerte ADSL formulate da parte dei vari operatori di settore. In tal modo, l’utente può scegliere in maniera indipendente la tariffa ed il pacchetto di servizi che meglio si adattano alle proprie esigenze (in termini di utilizzo e consumi) ed alle proprie possibilità economiche.
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