La risposta breve è Sì: certamente ci si può rivolgere ad un investigatore privato ed è perfettamente lecito. Questo a patto di sapere cosa può fare un investigatore e cosa gli si può chiedere di fare.
Le persone chiedono aiuto a un investigatore privato ad esempio per far pedinare, registrare o fotografare il partner su cui si hanno dubbi di fedeltà o un lavoratore dipendente che chiede permessi frequenti.
Vediamo insieme quali sono le attività che un investigatore o una agenzia investigativa possono svolgere per conto dei propri clienti.
Indice dell'articolo
Quando è legale assumere un investigatore privato
Partiamo col dire che la figura professionale dell’investigatore privato esiste proprio perché la legge italiana lo consente. Tuttavia ci sono dei limiti entro cui rimanere affinché la pratica lavorativa sia lecita.
Gli investigatori devono infatti rispettare precise regole, onde evitare di sfociare ad esempio in una violazione della privacy. Quando il professionista non rispetta le norme del codice (correlate all’ambito penale) risponde personalmente della violazione, non potendosi dunque rifare sul cliente mandante, a meno che quest’ultimo non gli abbia chiesto di esercitare illecitamente la sua attività. In questo caso si parla di concorso in reato.
Un investigatore privato può svolgere diversi tipi di indagini ed essere assunto ad esempio per:
- Ricerca di prove dell’infedeltà coniugale con raccolta di prove per favorire una separazione giudiziale;
- Controllo dei figli minori
- Indagini sull’assenteismo dei propri dipendenti
- Ritrovamento di persone scomparse
- Situazione economica di un debitore
- Controspionaggio industriale
- Analisi di eventuali comportamenti di concorrenza sleale e di violazione dei patti di non concorrenza;
- indagini di tipo patrimoniale.
Quando l’investigatore privato svolge professionalmente la propria attività deve richiedere licenza al Prefetto, secondo il decreto ministeriale 268/2010, che ha introdotto una serie di disposizioni in base alle quali l’attività investigativa può essere svolta solamente dietro il rilascio di una licenza professionale da parte dell’autorità competente. Lo stesso provvedimento di legge ha introdotto quattro diverse figure professionali in ambito investigativo:
- Investigatore titolare, che è titolare di una società di investigazioni;
- Investigatore dipendente, che è – intuibilmente – dipendente del titolare di cui al punto 1;
- Informatore commerciale titolare, specializzato nel reperimento e nella gestione di dati e informazioni attinenti ad attività economiche, legate al rischio aziendale;
- Informatore commerciale dipendente, ovvero dipendente di colui che è qualificabile al punto 3.
Se in possesso dei requisiti previsti dal provvedimento sopra citato, l’investigatore può richiedere la licenza investigativa al Prefetto e lavorare come investigatore privato a tutti gli effetti.
Può svolgere alcune attività come quella di pedinamento anche un soggetto non per forza munito di licenza, con l’incarico di compiere materialmente l’indagine. Per tale motivo è lecito che un uomo compia materialmente il pedinamento per conto di un amico sospettoso nei riguardi della moglie. O ancora non commette reato chi direttamente va a controllare i gesti quotidiani di partner, colleghi o dipendenti. Quest’ultima affermazione è stata confermata anche in una recente sentenza della Cassazione.
Per quanto riguarda questo aspetto, però, leggete tutto il nostro articolo perché è giusto fare delle precisazioni.
Quanto costa un investigatore privato
A seconda del tipo di indagine effettuata e di altri fattori, i costi di un investigatore privato possono variare. Influiscono infatti sul prezzo di un servizio di investigazione: Il tipo di indagine, e la sua complessità; Il numero di ore che sono necessarie alle indagini; Le risorse necessarie per reperire le prove che servono alle indagini; Il numero di persone coinvolte nel processo di investigazione (possono essere assunti anche più investigatori, se necessario, rivolgendosi a un’apposita agenzia); Il numero di veicoli che sono stati eventualmente usati ai fini investigativi.
In linea generale, i costi orari di un investigatore privato sono:
- Minino 30 euro all’ora per le ricerche investigative private, aziendali e assicurative
- Minino 20 euro all’ora per le indagini di tipo commerciale
- Spese di trasferta (per eventuali spostamenti in altre città)
- Eventuale ricerca di informazioni di natura commerciale, anche attraverso l’accesso a database specifici: costo variabile
- Rapporto informativo scritto riguardante l’indagine portata a termine: costo variabile
I costi che abbiamo riportato hanno soltanto un valore indicativo secondo i preventivi che sono presenti in rete, ma ogni agenzia investigativa può applicare i suoi prezzi.
Va anche aggiunto che solitamente, le investigazioni private e aziendali, essendo basate soprattutto su pedinamenti e su uno studio sui comportamenti della persona indagata, costano di meno rispetto alle investigazioni patrimoniali. Queste ultime infatti richiedono operazioni più complesse, come ad esempio il rintraccio di specifici documenti personali relativi ai beni intestati, i movimenti bancari, i conti correnti posseduti, ecc.
Può essere utile sapere che, per legge (in base all’articolo 135 del TULPS, Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), ciascuna agenzia investigativa ha l’obbligo di esporre nel proprio studio una tabella bene in vista, con su indicati i costi orari massimi e minimi riguardanti il lavoro di un investigatore privato. Il tariffario in questione, per risultare valido, deve essere autorizzato dalla Prefettura regionale di competenza.
L’investigatore privato può pedinare una persona?
L’investigatore è libero di seguire chiunque nei suoi spostamenti, purché il suo lavoro non diventi fonte di molestia. Se la sua pratica reiterata nel tempo verso la medesima persona, infatti, dovesse diventare continuativa e assillante si rischia infatti di tramutare “la persona sospetta” in una vittima.
In tal guisa, la Cassazione ha affermato che pedinare diventa reato se la vittima, rendendosi conto di qualcuno che la pedina, va in paranoia, si sente a disagio e si spaventa. Qualora al contrario la persona non dovesse mai accorgersi di essere pedinata, non si avrà alcun illecito, in quanto non si pone in essere alcuna molestia.
IMPORTANTE: Il pedinamento deve rimanere al di fuori dei confini materiali dei luoghi di privata dimora come anche il posto di lavoro o la propria abitazione.
I pedinamenti ai fini probatori: l’investigatore privato in giudizio
I pedinamenti valgono ai fini probatori? Questo forse è l’aspetto più spinoso dell’attività di investigazione privata. A volte le prove raccolte infatti possono apparire meri strumenti meccanici facilmente contestabili: ad esempio questo avviene se la foto è sfocata o se non si può stabilire la data di acquisizione.
Secondo il codice infatti ogni tipo di riproduzione meccanica può essere usata come prova se chiara e comprensibile e dunque non contestabile dalla parte contro la quale viene presentata. Cosa al quanto rara, in quanto l’avvocato di controparte tenderà sempre a trovare il cavillo per rendere le prove fallaci.
Dinanzi ad un simile atteggiamento, appare evidente che il lavoro investigativo diventi vano e dispendioso. Ragion per cui la giurisprudenza ha ritenuto opportuno integrare le prove con la testimonianza orale dello stesso investigatore.
Infatti il ruolo dell’investigatore privato può estendersi anche in giudizio. In particolare, durante un processo l’investigatore privato potrà intervenire anche come testimone, confermando la bontà della propria documentazione e quanto è stato visto durante i suoi appostamenti.
Tutta la documentazione (audio, foto, video, ecc.) che viene raccolta da parte dell’investigatore privato può essere validamente presentata durante un dibattimento.
Attenzione, però. La documentazione prodotta dall’investigatore privato può essere utilizzata come prova in tribunale solamente se è stata raccolta senza violare alcuna legge, con particolare riferimento alla privacy. Per esempio, la documentazione potrebbe essere contestata se l’investigatore privato non aveva i requisiti per poterla reperire, oppure se le foto a corredo sono state scattate all’interno di abitazioni private.
Proprio per questo motivo è molto importante ricorrere solo ed esclusivamente ad un investigatore o ad un’agenzia di investigazioni, che possa assicurare un servizio professionale, lecito e i cui risultati possano essere spendibili anche in sede di giudizio.
Solo in questo modo se durante il processo lo si ritiene opportuno, l’investigatore privato potrà essere chiamato a confermare i fatti che ha visto e sentito e che ha fotografato o registrato. In tal modo c’è più probabilità di avvalorare la tesi di chi ha ingaggiato l’investigatore.
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