La RC professionale è una polizza assicurativa che ha lo scopo di garantire i professionisti, come per esempio gli architetti, i medici e infermieri, o gli avvocati, da richieste di danno che possono essere avanzate nei loro confronti nel caso di negligenza professionale, di omissioni o di errori. La sottoscrizione di questa assicurazione non è facoltativa ma è obbligatoria a termini di legge, come previsto dal DPR 137 del 14 agosto del 2012, all’articolo 5. Tra le categorie che sono tenute a rispettare questo adempimento ci sono gli amministratori di condominio, i geometri, gli ingegneri, i commercialisti e coloro che appartengono alle professioni regolamentate.
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Che cosa prevede la legge
La legge prevede che nell’esercizio della propria attività di professionisti, nel momento in cui assumono un incarico professionale, siano tenuti a comunicare ai clienti gli estremi e il massimale della polizza RC Professionale. Devono sottoscrivere questa assicurazione tutti i professionisti che sono iscritti a un albo professionale, al di là del fatto che essi lavorino in qualità di liberi professionisti, di collaboratori o di dipendenti.
Dove trovare le migliori polizze RC
Per scoprire polizze RC professionali affidabili e convenienti si può fare riferimento a Heca Srl, agenzia plurimandataria che si occupa non solo di responsabilità professionale, ma anche di polizze incendio e scoppio, di CPI per mutui e prestiti, di fideiussioni e di cauzioni. L’agenzia ha sede a Ortona ma è operativa in tutta Italia, lavorando in contatto con oltre 200 subagenti distribuiti sul territorio nazionale. Nel 2019 sono state quasi 8mila le polizze di responsabilità professionale che sono state sottoscritte, ed è stata di quasi il 50% la crescita rispetto al 2018 nel mercato della responsabilità civile professionale. Ovviamente Heca è regolamentato dall’Ivass, a tutela della sicurezza dei clienti.
Guida alla scelta della polizza RC per i professionisti
Il mercato mette a disposizione un assortimento molto ampio di offerte per le assicurazioni professionali, e ciò complica la decisione di chi deve capire quale sia la migliore. Ovviamente è sempre auspicabile richiedere preventivi differenti per metterli a confronto e avere un’idea delle tariffe, ricordando che il prezzo non seve essere il solo parametro di riferimento. In presenza di una tariffa troppo bassa, infatti, è probabile che ci si ritrovi con una copertura delle garanzie limitata. Prima di sottoscrivere il contratto, inoltre, è bene accertarsi della presenza della clausola colpa grave. Si tratta della copertura del danno che il cliente può subire per imprudenza, per imperizia, per negligenza o per inosservanza degli ordini pubblici, dei regolamenti e delle leggi.
Che cosa fare prima di stipulare la polizza
Il massimale, come noto, è l’importo che la compagnia corrisponde in caso di danno. Per capire qual è il massimale ideale per la propria situazione è utile tenere presente che i vari tipi di danno corrispondono a un determinato risarcimento massimo: la soglia viene stabilita in funzione dell’attività professionale e del fatturato. Altrettanto importante è la franchigia, che è la parte di importo che resta di competenza del libero professionista nel caso in cui si verifichi un sinistro. Quasi sempre la franchigia oscilla tra i 500 e i 1.000 euro; come si può facilmente intuire, più è bassa e meglio è.
Il questionario
Si deve compilare con la massima cura il questionario che viene allegato al contratto della polizza: se il professionista fornisce una dichiarazione non veritiera, la compagnia ha il diritto di impugnare il questionario stesso. Così, qualora accadesse un sinistro, la compagnia potrebbe decidere di pagare solo in parte, o addirittura di non pagare del tutto, il danno eventualmente causato. In ogni caso quando si legge il contratto ci si deve accertare se siano incluse le spese legali o siano comprese unicamente le loro garanzie. Nel primo caso, se ci saranno dei procedimenti penali la compagnia avrà la possibilità di intervenire per conto del professionista assicurato. Una eventualità da non sottovalutare per chi svolge un lavoro a rischio.
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