La casa è da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza e acquistarla è senza dubbio conveniente non solo per ragioni di vita, ma anche per i tanti sgravi fiscali che sono collegati alla prima casa, termine con cui si indica quella utilizzata come abitazione principale.
Ma quali sono gli sgravi fiscali previsti per la prima casa e che vale la pena tenere in considerazione nel momento in cui si dovesse decidere di fare un passo così importante non solo dal punto di vista economico, ma anche da un punto di vista della vita quotidiana? Qui di seguito tutte le risposte più importanti su questo argomento.
Gli sgravi fiscali di cui si può godere nel 2019 per la prima casa
Le agevolazioni previste dal legislatore per chiunque acquisti una abitazione da adibire a prima casa, sono state rinnovate anche nel 2019 e tutto fa pensare, che come ormai è consuetudine da tantissimo tempo, il rinnovo avverrà anche nel 2020.
Tra gli sgravi fiscali di maggior peso di cui si può usufruire vi è senza dubbio quella relativa all’imposta di registro. Normalmente questa imposta sarebbe pari al 9% di un valore che viene estrapolato da una moltiplicazione della rendita catastale per determinati coefficienti.
Nel caso in cui si vada ad acquistare un immobile che verrà adibito a prima casa, questa imposta cala sensibilmente, visto che risulta pari al 2%. Questo non è però ovviamente l’unico sgravio fiscale che il legislatore ha pensato per incentivare l’acquisto di immobili da adibire a prima casa. In questo senso basti ricordare ad esempio al costo dell’imposta di trascrizione dell’atto di vendita: normalmente questo costo va valutato eseguendo tutta una serie di calcoli, ma per quanto concerne la prima casa, il costo è fisso, ammontando a soli 50 euro.
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Gli altri sgravi fiscali per la prima casa ed i requisiti
Quelli elencati non sono però tutti gli sgravi fiscali di cui si può usufruire per quanto concerne la prima casa. Vi è infatti un’altra importante agevolazione che vale la pena ricordare e che è connessa al mutuo. Anche nel 2019 è infatti possibile la detrazione, pari al 19%, degli interessi passivi del mutuo: questo comporta il fatto che nella dichiarazione dei redditi si avrà la possibilità di ottenere questa detrazione, che solitamente viene inserita in automatico al momento della dichiarazione online.
Un aspetto molto importante è il fatto che tale agevolazione vale per tutta la durata del mutuo. Detto degli sgravi fiscali di cui si può usufruire, bisogna però prestare attenzione ai requisiti che bisogna rispettare per poterli ottenere. Prima di tutto, l’immobile che si va ad acquistare come prima casa, non deve rientrare tra quelli considerabili di lusso dal punto di vista catastale.
Inoltre, l’acquisto non può assolutamente essere a titolo gratuito, il che comporta ovviamente che lo stesso può essere solo ed esclusivamente a titolo oneroso. Inoltre, l’operazione di acquisto deve avere ad oggetto un’unica unità immobiliare e, nel caso, una sola pertinenza ad essa collegata.
Inoltre, altro aspetto molto importante, risulta essere quello per cui chi acquista non deve essere intestatario di altre abitazioni: tale divieto vale per tutto il territorio nazionale e non solo per il Comune dove si sta acquistando l’immobile.
Questi elencati sono i requisiti principali che bisogna rispettare per poter acquistare un immobile come “prima casa” ed usufruire degli sgravi fiscali ad essa legati.
E per la seconda casa? Scopri di più a proposito di sgravi e consigli sull’acquisto della seconda casa!
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