Gli italiani sono amanti delle auto e questo è un dato di fatto. Sempre più persone decidono di intervenire sulle proprie macchine per darle prestazioni migliori e velocità superiori. Tra le azioni di intervento esterno usate per potenziare un veicolo, c’è la rimappatura della centralina.
Non solo ci sono numerose società che offrono questa tipologia di servizio, ma anche molti amatori che si dilettano in autonomia a ritoccare l’auto e renderla più potente. Vero è comunque che per quanto interessante tutto ciò possa essere, si tratta di un’operazione che può implicare non poche difficoltà, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista legale. L’ordinamento italiano non vede infatti di buon occhio la rimappatura della centralina. Questa guida vuole essere chiarificatrice sull’argomento e lasciar intendere cosa davvero si possa fare e cosa invece no.
Cosa succede se si rimappa la centralina?
Si definisce rimappatura della centralina dell’auto una modifica che va ad alterare i parametri standard della propria vettura. Se quest’ultima insomma è stata omologata per avere potenza X e prestazioni Y, con questo intervento si maggiora il tutto. Possono essere le più disparate le parti meccaniche di un’auto alterabili per migliorarne la prestazione.
Si pensi ad esempio a quando si sente parlare di motore truccato, di frenate più potenti, di sistemi di scarico più prestanti. È la centralina ad essere rimappata con maggiore frequenza, perché è da questa zona che si diramano molte funzioni della macchina.
Fin qui apparentemente niente di che se non fosse che alterare le prestazioni automobilistiche può pregiudicare l’affidabilità e la sicurezza della macchina. Se i parametri vengono maggiorati rispetto all’omologazione, è come se si ottenesse una nuova macchina che andrebbe riesaminata secondo i dettami di legge.
È legale rimappare la centralina?
Sui generis è possibile dunque affermare che rimappare la centralina dell’auto non è legale. Si può considerare tale solo quando la modifica viene passata al vaglio della Motorizzazione Civile per una seconda omologazione: se si passa il test della Motorizzazione, bene, ma nella maggior parte dei casi le modifiche fatte per conto proprio non vengono approvate.
Il problema sostanziale non si annida solo in stabilita e sicurezza. Bisogna infatti tenere presente che rimappare può anche significare aumentare le emissioni inquinanti del veicolo, che possono così facilmente superare i limiti stabiliti dalla legge.
In secondo luogo, aumentare la potenza del veicolo senza l’autorizzazione del Ministero, può voler dire evadere le tasse: il bollo auto infatti viene calcolato per ogni auto in base alla sua potenza. Per cui solo previa autorizzazione della Motorizzazione Civile, si può ottenere un bollo e una carta di circolazione conformi.
Esistono delle sanzioni legali? La risposta non può che essere positiva. Chi decide di alterare l’auto, incurante di ciò che stabilisce la legge, si espone ad un grande rischio. Durante un controllo infatti da parte delle autorità, il conducente di una vettura rimappata potrebbe incorrere in una multa salata e nel sequestro del mezzo. Addirittura, fare un incidente con una macchina del genere potrebbe portare l’assicurazione a rendersi effettivamente conto che c’è qualcosa che non va nei parametri. Dunque oltre a fare i conti con la legge, si rischia anche il diritto di rivalsa dell’assicurazione.
Altro aspetto da considerare in caso di rimappatura illegale della centralina dell’auto può essere un malfunzionamento della vettura stessa.
I rischi di rimappare la centralina
Volendo andare ulteriormente nel dettaglio di quelli che sono i rischi di un’alterazione della centralina dell’auto, non si può non mettere in evidenza la questione del motore, spremuto oltre le sue possibilità. La questione è prettamente normativa.
- Motore a rischio
Su una qualunque auto, il motore ha delle caratteristiche previste dal costruttore che rendono il veicolo prestante e performante. Miglioramenti, tra mille virgolette, apportati attraverso le alterazioni delle prestazioni, portano ad un calo dell’affidabilità generale del motore. Chi ritocca per “professione” la centralina, sostiene che i motori abbiano un proprio standard di sicurezza che prescindere dall’eventuale rimappatura effettuata.
C’è ulteriormente da dire poi che la maggior parte di coloro che modificano la centralina, non effettua una manutenzione ordinaria all’auto per evitare ulteriori pressioni al motore. L’assenza di manutenzione insomma comporta una carenza di attenzione ad eventuali problematiche dell’auto, che possono pertanto renderla non performante e di conseguenza rischiosa da guidare.
- Violazione della legge
Si ribadisce che alterare la centralina dell’auto è pratica usualmente illegale. I più temerari decidono di rischiare, ignorando che il Codice della strada in vigore nel nostro Paese, vieta all’articolo 78 qualunque modifica che va ad incidere sulle “caratteristiche costruttive dei veicoli”, laddove sono intese non solo quelle di omologazione, ma anche quelle riportate sulla carta di circolazione (si pensi ad esempio alla potenza).
Intervenire in tal senso potrebbe compromettere la propria posizione con la legge, a fronte del fatto che un controllo da parte delle forze dell’ordine potrebbe costare il sequestro del libretto nonché l’obbligo di far controllare l’auto presso la Motorizzazione, al fine di poter ripristinare le caratteristiche della vettura riportandola ai requisiti come previsti dalla casa madre. Ma non è da escludere anche la revoca della patente.
Infine ma non per importanza, come del resto anticipato nei paragrafi precedenti, si rischiano anche ripercussioni da parte della compagnia assicurativa. Si pensi al malaugurato caso in cui si rimane coinvolti in un sinistro. Da una perizia della compagnia potrebbe emergere il trucco, e dunque potrebbe aver fatto valere il diritto di rivalsa.
Cosa vuol dire? L’assicurazione risarcisce il danno del soggetto danneggiato, ma poi si rifà sul proprio assicurato chiedendogli i soldi anticipati, a causa del fatto che ci sia la centralina taroccata.
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