Esistono importanti differenze di tassazione nei paesi europei. Alcune nazioni, infatti, applicano delle politiche fiscali molto più aggressive, rispetto ad altre. Ci sono poi delle nazioni piccole, che attraggono molti investitori adottando una politica di tassazione favorevole.
Si è spesso parlato della necessità di rendere più omogenea la politica fiscale e di rendere più efficiente il funzionamento del mercato dell’Unione Europea.
Ci sono ancora importanti discrepanze, che riguardano la tassazione dei redditi. Con particolare riferimento ai redditi delle società, per i quali alcune nazioni propongono regimi fiscali decisamente più vantaggiosi rispetto ad altre.
I paesi che riescono ad attuare una pressione fiscale minore sulle società sono l’Olanda, Cipro, Malta, l’Ungheria, il Lussemburgo e l’Irlanda. Esistono diversi benefici che vengono riconosciuti alle società di questi paesi e prevedono:
- Una tassazione molto bassa;
- Specifici trattamenti accordati alle multinazionali;
- Le deduzioni che riescono a ridurre la base imponibile e le detrazioni che, invece, riescono a diminuire il peso delle tasse.
Tuttavia, la presenza di paesi in cui vi è un enorme differenza fiscale favorisce lo spostamento di capitale con lo scopo di beneficiare di tassazioni più basse.
La pressione fiscale in Europa
Possiamo dunque affermare che la pressione fiscale, in Europa, non è omogenea e si caratterizza per la presenza di enormi differenze tra un paese ed un altro.
Stupirà scoprire che l’Italia è al settimo posto nella classifica dei paesi con la più alta pressione fiscale. Tuttavia, è al secondo posto se si fa riferimento alle tasse sulle imprese.
Altro valore alto, in Italia, è caratterizzato dalle micro-imposte. Ci stiamo riferendo alle imposte da versare per ottenere il passaporto o alle accise sul carburante.
Allora, qual è il paese europeo in cui vi è la più alta pressione fiscale? La Francia è al primo posto di questa speciale classifica.
Quali sono i paesi europei più tassati
La Francia è al primo posto dei paesi con la più alta pressione fiscale. Pare infatti che nella terra della baguette, circa il 48,4% del PIL finisca nelle casse dello Stato.
Subito dopo la Francia troviamo il Belgio. In questo caso, l’aliquota ammonta al 46,6% del prodotto interno lordo. Poi abbiamo la Danimarca con il 46,2%.
Per trovare l’Italia dobbiamo scorrere fino al settimo posto con una percentuale pari al 41,8%.
Tale valore, così come la posizione in classifica del Bel Paese, potrebbe probabilmente stupire molti italiani. Ma va detto, che la percentuale in questione è comunque sopra la media europea che si attesta al 40,2%.
Se corriamo e andiamo in fondo alla classifica, scopriamo che i paesi che hanno la tassazione più bassa in Europa sono l’Irlanda, con il 23%, la Romania con il 27,1% e la Bulgaria con il 29,9%.
La pressione fiscale non è tutto. Infatti, il quadro cambia drasticamente se si va ad analizzare tale pressione sui profitti delle imprese. In tal caso, ahinoi, l’Italia siede al secondo posto della classifica, con una pressione fiscale pari al 59,1% degli incassi delle imprese.
Anche in questo caso al primo posto c’è la Francia, mentre al terzo troviamo il Belgio.
Qual è il paese europeo con meno tasse?
Il paese europeo in cui si pagano meno tasse è l’Irlanda. Questa disparità di pressione fiscale, che ogni singolo paese esercita sui cittadini e sulle imprese, deve assolutamente essere uniformato.
Per favorire l’armonizzazione della tassazione delle società è necessario che avvenga un miglior coordinamento e un incremento della trasparenza informativa. In attesa che questo allineamento si verifichi al più presto, bisogna dare nuova linfa alle famiglie e alle imprese magari con una politica fiscale più espansiva. In questo modo, si potrà favorire la ripartenza economica di tutta la zona Euro.
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